Sul tavolo da lavoro, dove prima i tessuti erano ammucchiati adesso hanno un loro ordine preciso.
Le donne di Coccadoro hanno lavorato di intuito e precisione, hanno fatto i loro accostamenti e hanno posizionato le stoffe facendo in modo che le une si accompagnassero alle altre.
Tutti i tagli sono limitati, la politica di Coccadoro è lavorare con materiali di produzione arresi, che è una parola che somiglia a “resi” ma la mia immaginazione fa si che io li veda apparentemente stanchi e solo arrivati nelle mani delle Cocche li immagino riprendere vita, ritornare ad essere le stoffe che sono, i drappi preziosi che meritano la chance che li aspetta.
Allora Christine riporta le misure dei tessuti su Photoshop.
Quante borse o pochette potremo fare con quella quantità?
La misura di ogni “economia sana” è l’ottimizzazione e così è nel laboratorio Coccadoro.
L’informatica ha dato il suo contributo ma adesso le Cocche lavorano col criterio delle artigiane: nelle loro mani hanno dima e gessetti.
La dima è la sagoma di un taglio e rappresenta il tesoro di un’azienda, perché la sua forma è il risultato dello sviluppo di un progetto.
Pertanto si cominciano a tracciare linee, che per gioco e fantasia sono ciascuna di un colore diverso a seconda di un codice che solo le Cocche conoscono e poi forbici in mano si passa al taglio.
Ciascuna collezione ha la sua forma e le sue rifiniture e al momento è proprio come fare un collage.
E’ bellissimo vedere cosa succede in laboratorio quando le Cocche devono scegliere il gros grain che definirà una Bibot, la shopper veloce e leggera di Coccadoro.
E’ il momento in cui Roberta prende un cassetto che contiene quantità inverosimili di questo nastro e per cinque millimetri di stoffa, che rappresentano un bordo ma anche il carattere di questa, le donne Coccadoro si lanciano in una specia di asta al rilancio per chi assegnerà il “confine” giusto alla Bibot di turno.
La stessa scena si ripete per il nastro di finitura, perché ogni pezzo ha il suo senso, deve vivere armoniosamente con tutti gli altri elementi, pertanto l’interno della borsa deve accompagnarsi con gioia al suo esterno.
Per Coccadoro è necessario che tutto sia bello dentro e fuori, per come natura e arte comandano.
Il collage è terminato e andrà nelle mani di chi dovrà cucirne sapientemente ogni pezzo.
Noi tutte restiamo in attesa del prodotto finito.
Speriamo che anche voi restiate in ascolto.
Perché, ovviamente, non finisce qui.