Roberta taglia e cuce (non nel senso che intederete voi) e ha sparato a settemila decibel rock duro anni settanta/ottanta, mentre Daniela grida non si capisce cosa e accenna passi di danza aleggiando tipo folletto dentro il laboratorio delle meraviglie.
Coccadoro questa mattina.
E possiamo continuare, perché Daniela nel suo essere simpaticamente insopportabile mette su, a tutto volume, un podcast di Barbero sul trinciato che fumavano i soldati americani durante il secondo conflitto mondiale, il che provoca in Roberta un rigurgito di assertività che la induce a sparare a mille un brano dei Led Zeppelin da far stonare il quartiere.
Tutto questo mentre Anna se la ride dietro al monitor del suo PC e non si capisce se la sua risata è smossa dall’attorno o, semplicemente, ha fabbricato l’idea dell’anno di cui metterà tutte al corrente nel momento in cui sembreranno rinsavite.
Christine, attraversa il laboratorio con la macchina fotografica e il treppiedi, sorride a tutte, per tutte ha una parola gentile, finge che niente la turbi, mentre concentratissima, terminato di preparare il set fotografico, si mette a scattare foto come se avesse in mano non una canon ma una mitraglietta di quelle che sparano cento colpi al minuto.
Ed io che sono là dentro soltanto da mezz’ora e cerco di farmi venire in mente cosa potrei narrare questa settimana sul blog del sito decido, finalmente, di fare un affresco di questa scena.
E’ molto pop art e mi riempie di grande allegria.
Foto di Ian Keefe